DR3 – 8^ giornata: SAN PIO X – BRESSO BASKET 50-57
All’M6 va in scena la sfida tra San Pio X e Bresso. I ragazzi di Di Gianvittorio, reduci da una quasi impresa contro Baby Santos (-3) di qualche giorno fa, si presentano con un gruppo giovane, per lo più U19. Bresso recupera Maraldi, al suo esordio dopo l’infortunio di inizio stagione. Primo quarto a ritmi contenuti, con le difese ancora rigide di gambe che concedono canestri semplici per il 13-12 del 10’. Secondo quarto che comincia con la bomba di Sidoti per il sorpasso ospite. Bresso prova ad allungare con due successive conclusioni dalla lunga di Samaritani e Maraldi, ma San Pio X rimane in striscia con piazzati da due punti di Roda Bogetti e l’equilibrio persiste anche alla pausa lunga (27-29). Al rientro sono gli ospiti più abili a trovare profondità con Vernier e Masseroni dentro l’area, nonostante un Chiari impattante per i padroni di casa (40-48 a fine terzo). San Pio X parte forte nell’ultimo periodo e con due bombe riapre i giochi, ma una bomba di Maraldi riporta a due possessi il vantaggio ospite. Il fallo sistematico richiesto da coach Di Gianvittorio viene concretizzato dai bressesi che fissano il punteggio sul 50-57 del 40’.
Raggiunto coach Finkelberg a fine match:
Avversari atipici per le vostre corde, veloci ed imprevedibili. Vi eravate preparati a questa partita?
Abbiamo investito molto del lavoro settimanale sulla tattica difensiva, poiché sapevamo che avremmo affrontato una squadra molto duttile, ben messa in campo, dove tutti possono attaccare il ferro in qualsiasi momento, dal palleggio e in arresto e tiro. Gli accoppiamenti in transizione difensiva sono venuti molto meglio di altre volte.
I lunghi hanno avuto un peso decisivo sulla gara, combinando 32 dei 57 punti finali. E’ stata quella la chiave offensiva della gara?
Diversamente dal solito, stasera avevamo dei vantaggi fisici dentro l’area e i ragazzi in campo sono stati bravi ad indirizzare gli attacchi su quel canale. Poi, come spesso capita, è l’equilibrio che rende una squadra difficile da affrontare. Quando siamo riusciti a mandare la palla vicino al ferro, automaticamente si sono creati margini per prendere tiri da fuori a piedi per terra, e anche quelli ci hanno dato una grossa mano. Nel complesso, i lunghi oggi hanno fatto davvero un grande lavoro.
Cosa significa per una squadra appena nata, quale è la vostra, essere tra le prime della classifica dopo un terzo di campionato?
Onestamente è un campionato troppo lungo e variegato per spendere ad oggi parole sulla classifica. Stiamo vedendo risultati davvero imprevedibili. Noi siamo una squadra ancora inesperta, nonostante quei pochi senior bravissimi a colmare il gap di inesperienza che possono avere i più giovani. Stiamo imparando di partita in partita ad essere umili e consci dei nostri limiti attuali e del lavoro necessario per progredire tecnicamente. Ci aiuta sicuramente l’essere l’unica squadra ad arrivare dalla DR4, ci aiuta a giocare con meno pressioni. Inoltre abbiamo uno spogliatoio estremamente unito, e questo è l’ingrediente essenziale.
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