DR3 -17^ giornata: MEDIAN BASKET AJACCIO 1988 – BRESSO BASKET 53-66

La Prima squadra ritrova brillantezza in trasferta, sul campo di Ajaccio, con una prestazione puntuale su entrambi i fronti. Se è vero che il primo quarto mostra numeri offensivi a cui non siamo abituati (14-24), è altrettanto vero che difensivamente la troup di Finkelberg è brava ad eseguire il piano gara, improntato principalmente sul contenere i lunghi avversari. Il ritmo e la freschezza ospite fanno sì che Bresso chiuda il secondo quarto con nove punti di vantaggio (30-39), dando comunque l’idea di essere mentalmente e fisicamente sulla partita. E il rientro dagli spogliatoi offre medesimo copione: agli assalti di Ajaccio rispondono le bombe di Petruzzi e compagni. Nell’ultimo quarto i padroni di casa provano ancora a farsi sotto, sfruttando i viaggi in lunetta, ma vengono riallontanati da Portinari che infila 9 punti consecutivi negli ultimi 10 minuti.

Coach Finkelberg riconosce il lavoro della sua squadra:
La vigilia non vi dava per favoriti. In trasferta, in arrivo da due sconfitte, contro una squadra più fisica. Invece avete condotto dall’inizio alla fine, tatticamente e atleticamente.
Dici bene, avevamo necessità di scrollarci di dosso un po’ di calcare accumulato nelle ultime settimane. Abbiamo completato una settimana di lavoro molto intenso, in cui abbiamo istruito i ragazzi su ciò che avrebbero incontrato: una partita molto fisica, avversari esperti. Il messaggio che doveva passare alla squadra ha fatto centro: tenere ritmi alti e fare fronte comune dietro, aiutandoci soprattutto a rimbalzo e nelle rotazioni difensive. Poi, a differenza di altre volte, ci sono entrati tiri che sono nelle nostre corde ma che non sembre ottimizziamo. Questo ci ha dato ancora più fiducia.
Vincete contro una diretta rivale. E’ un risultato chiave per la classifica.
E’ un risultato chiave soprattutto per il morale. Come ho detto, la squadra aveva bisogno di reagire, l’ha fatto e penso che il risultato di questa sera sia soprattutto figlio della consapevolezza che non esistano rivali dirette o partite più importanti di altre. La classifica, come abbiamo ormai capito da tempo, non fa regali a nessuno. L’obiettivo è sempre il medesimo: affrontare ogni squadra al meglio delle proprie possibilità.