DR3 – 11^ giornata: SAN CARLO – BRESSO BASKET 62-56
Prima uscita del 2025, segniamo il passo sul campo di San Carlo, dopo 40′ sempre ad inseguire. A nulla vale una reazione inaspettata nei minuti finali che ci porta dal 57-40 al 62-56 finale nel giro di 4 minuti. Da subito i padroni di casa, che mica per niente vantano il miglior attacco del campionato, sfoggiando tutto l’arsenale offensivo, segnando 22 e 17 nei primi due quarti. Se é vero che i nostri sono bravi a stare aggrappati nel primo periodo (22-18), lo stesso non si può dire dei miseri 10 punti raccolti prima dell’intervallo (39-28). Nonostante un rientro piú efficace, per lo meno in fase difensiva, tutte le soluzioni bressesi cozzano sui ferri di via Zenale, in lunetta, dentro l’area, dai 6,75. La lite col canestro toglie lucidità ai ragazzi di coach Finkelberg, che abbassano la guardia e subiscono un parziale di 8-0 a cavallo tra terzo e quarto periodo. San Carlo prende fiducia, segna un’altra bomba, tocca il massimo vantaggio sul 57-40 del 36′. Finkelberg chiama i suoi a raccolta, poche parole. Anzalone e compagni escono dal timeout con una nuova espressione in volto, chiudono le vie al canestro agli avversari, fino a quel momento pressoché infallibili, e sigla o un parziale di 5-16 negli ultimi 4′ di gioco. Reazione tardiva però, San Carlo porta a casa i 2 punti con merito. Le premesse per una gara di ritorno interessante ci sono tutte. Ora occhi alla prossima.
Miglior attacco del campionato contro miglior difesa del campionato. Oggi ha avuto ragione l’attacco.
Sì, per 20 minuti, due quarti distratti e non sufficientemente intensi nella nostra metà campo. Risultato, 40 punti subiti. Poi abbiamo ritrovato la nostra idendità difensiva, subendo 2 punti nei primi 6′ del terzo quarto, 23 complessivamente nel secondo tempo. In attacco siamo stati imprecisi anche su tiri puliti, abbiamo lasciato sul ferro anche diverse occasioni facili.
Nel vostro momento peggiore, sul – 17 di metà 4° quarto, hai chiamato timeout e al rientro avete messo un parziale di 5-16, arrivando al -6 finale con tutta l’inerzia dalla vostra. Cosa hai detto alla squadra in quel minuto?
Che ogni punto segnato avrebbe fatto la differenza, che ogni difesa vincente avrebbe fatto la differenza. Che ci sarà una gara di ritorno. E ora posso dire che quella gara si giocherà in casa nostra, con 6 punti da ribaltare invece di 17.
Dopo 40 minuti, sei piú arrabbiato o piú rammaricato?
Sono solo dispiaciuto che i ragazzi abbiano preso coscienza troppo tardi della possibilità di riaprire la partita. Quando in attacco non segni e in difesa vacilli, può succedere di vedere tutto buio. La reazione dell’ultimo quarto è stata la prova di quanto sia vero l’esatto contrario. Quando si esce dal sentiero, é quello il momento in cui far brillare la luce. Dobbiamo ricordarlo come squadra, se vogliamo che questa serata ci insegni qualcosa.
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